Il mandorlo appartiene alla famiglia delle Rosacee, sottofamiglia Prunoideae, genere Prunus, specie Amygdalus. Altri autori lo classificano come Prunus dulcis o come Amygdalus communis. L’altezza della pianta può raggiungere 8-10 m.
La data della fioritura dipende dalle varietà e dalle condizioni climatiche e può oscillare dai primi di gennaio (come nel caso delle cultivar denominate mandorla di Avola) alla metà di marzo (come nel caso della Tuono o della Ferragnes).
Nel Val di Noto, tra le province di Siracusa e Ragusa, ha trovato il suo habitat ideale, producendo varietà di tale pregio – Pizzuta, Fascionello, Romana – da diventare un marchio conosciuto in tutto il mondo: la “Mandorla di Avola”, la mandorla più pregiata del mondo.
Antinfiammatorio naturale, antiossidante, prezioso integratore delle diete, ricca di principi nutritivi, la Mandorla di Avola è immancabile nella pasticceria di qualità, nelle superbe granite, nel raffinato latte di mandorla e, dulcis in fundo, nei confetti più pregiati.


La mandorla di Avola è un prodotto di qualità conosciuto in tutto il mondo, protetto da un apposito consorzio che certifica i singoli passaggi della sua lavorazione e della messa in commercio.
La specializzazione produttiva della mandorla in Sicilia è attestata da numerosi studi come ad esempio nelle opere del botanico Giuseppe Bianca e in epoca più recente di Francesco Monastra. La storia della produzione aziendale mandorlicola sul territorio avolese è segnata in particolare dalla presenza della fabbrica Marzipan , del Cavalier D’Agata e figli, che esportava nel mondo già nei primi anni del Novecento.
Per le sue straordinarie caratteristiche organolettiche e benefiche, la Mandorla di Avola viene spesso contraffatta con varietà di mandorle di qualità inferiore provenienti da altri Paesi.
Il museo della mandorla di Avola
“Il Museo della Mandorla di Avola e dei prodotti tipici avolesi” nasce per iniziativa del Consorzio di tutela della Mandorla di Avola, che cooperando col Comune di Avola e la Pro Loco, ha progettato una completa rivalutazione dei locali del palmento presso il Centro Giovanile Falcone- Borsellino.
Lo scopo è creare un percorso culturale che accompagni alla scoperta delle radici agricole e enogastronomiche del nostro territorio.
Si parte da un campo espositivo che presenta le piante da frutto tipiche. Limoni, filari di Nero d’Avola, canna da zucchero e gli alberi di Pizzuta, Fascionello e Romana mostrano in concreto quali sono le produzioni che hanno reso la città di Avola all’avanguardia nella coltivazione e nella trasformazione agricola.

Lascia un commento